La terapia cognitivo comportamentale è efficace per il trattamento delle psicosi?

 

Il lavoro di Turner e colleghi (2020) ha come obiettivo quello di valutare l’efficacia della terapia cognitivo comportamentale nel trattamento delle psicosi (CBTp Cognitive Behavioural Therapy per le psicosi). In particolare è stata condotta una meta-analisi cumulativa al fine di valutare quanto i risultati ottenuti negli anni da diverse ricerche fossero sufficienti e stabili nel dimostrare l’impatto e l’efficacia della CBT su deliri e allucinazioni. Gli autori hanno aggiornato una review precedenti identificando 20 nuovi studi randomizzati controllati. Questi ultimi hanno portato all’inclusione di ulteriori studi che hanno confrontano la terapia cognitivo comportamentale con il trattamento “usuale” o con una condizione di controllo attiva (ad esempio consulenza di supporto o psicoeducazione) in pazienti con disturbi dello spettro della schizofrenia. L’inclusione di 20 nuovi studi pubblicati dopo la precedente meta analisi ha determinato l’inclusione di un totale di 35 studi randomizzati controllati. Il numero totale di partecipanti era di 2407; di questi, 1205 hanno ricevuto la terapia cognitivo comportamentale, 1202 invece hanno ricevuto un trattamento usuale o una condizione di controllo attiva.

Dalle analisi dei risultati ottenuti si è potuto riscontrare che la terapia cognitivo comportamentale ha dimostrato una maggiore efficacia rispetto ad una qualsiasi condizione di controllo attiva. Inoltre, è stato evidenziato che, rispetto al trattamento usuale, la CBT ha dimostrato maggiore efficacia nel ridurre le allucinazioni e i deliri.

 

Per consultare l’interno articolo, cliccare qui:

https://academic.oup.com/schizophreniabulletin/article/46/5/1072/5813008

A cura della dott.ssa Camilla Giugni

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