Qualità delle strutture residenziali in Italia: lo studio DiAPAson

Dal 1978 in Italia tutti i manicomi sono stati chiusi e sostituiti da un’ampia gamma di centri e servizi di salute mentale. Per i pazienti con diagnosi di disturbo mentale grave, come i disturbi dello spettro della schizofrenia, le strutture residenziali rappresentano un luogo fondamentale per il recupero delle abilità psicosociali/lavorative e la promozione dell’autonomia.
 
Ma qual è la qualità delle strutture residenziali in Italia? e quanto sono soddisfatti i pazienti al loro interno? Ne parliamo nel nostro articolo appena pubblicato su BMC Psychiatry, parte del progetto  DiAPAson.
 
 
Premessa: La promozione del recupero e dei diritti umani delle persone con Disturbi dello Spettro Schizofrenico (DSS) è fondamentale per fornire una buona assistenza nelle Strutture Residenziali (SR). Tuttavia, c’è una preoccupazione riguardo all’etica della riabilitazione nelle RF. Questo studio si proponeva di indagare la qualità dell’assistenza nelle strutture residenziali italiane, la qualità della vita (QoL) e l’esperienza assistenziale dei pazienti con SSD ospiti di RF.
 
Metodi: Quarantotto SR sono state valutate con uno strumento standardizzato di valutazione della qualità (QuIRC-SA); 161 ospiti con SSD sono stati valutati individualmente. Diciassette RF erano ad alta intensità assistenziale (SRP1), 15 a media intensità (SRP2) e 16 a medio-basso intensità (SRP2).
Con strumenti standardizzati è stata valutata la sintomatologia psichiatrica e il funzionamento psicosociale dei pazienti.
 
Risultati: Oltre due terzi dei pazienti (41,5 anni di media, SD 9,7) erano maschi. Settantasei erano ospiti di SRP1, 48 di SRP2 e 27 di SRP2. Il QuIRC-SA presentava il punteggio più basso nell’area relativa della pratica basata sul recupero (45,8%), mentre il più alto è stato quello della promozione dei diritti umani (58,4%). Le SRP2 hanno ricevuto i punteggi al QuIRC-SA più bassi e le SRP3 i punteggi più elevati. I residenti di SRP3 erano più occupati (18,9%) rispetto alle SRP1 (7,9%) o alle SRP3 (7,9%) e presentavano sintomi negativi meno gravi (p=0,016) e una migliore QoL (p=0,020) rispetto ai residenti delle SRP2. Non sono state riscontrate differenze nell’ambiente terapeutico delle SR e nella soddisfazione per l’assistenza.
 
Conclusioni: I residenti delle RF con il supporto più basso in Italia presentano sintomi negativi meno gravi, una migliore QoL e maggiore livelli di occupazione rispetto agli altri. E’ necessario lavorare di più per migliorare le chances di recupero dei pazienti con DSS.
 

Articolo accessibile gratuitamente qui:

Quality of residencial facilities in Italy: satisfaction and quality of life of residents with schizophrenia spectrum disorders. BMC Psychiatry.

 

 

 

Fonte:

Martinelli A, Killaspy H, Zarbo C, Agosta S, Casiraghi L, Zamparini M, Starace F, Rocchetti M, de Girolamo G, Ruggeri M; DIAPASON consortium. Quality of residential facilities in Italy: satisfaction and quality of life of residents with schizophrenia spectrum disorders. BMC Psychiatry. 2022 Nov 18;22(1):717. doi: 10.1186/s12888-022-04344-w. PMID: 36397009; PMCID: PMC9672559.

 

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